di Mauro Catanzaro di 5AL Indirizzo Liceo Linguistico
Nell’ambito della collaborazione mattutina del Liceo “Leonardo da Vinci” di Bisceglie con la trasmissione Caffellatte di Telesveva, in diretta la mattina alle 7.45 sul sito e sulla pagina Facebook (clicca qui), vi presento la parola Respiro.
In filosofia, il pneuma è il principio vitale che anima il corpo.
In biologia possiamo paragonarlo all’ossigeno che entra nel corpo con il respiro: è ciò che “dà energia” alle cellule tramite la respirazione cellulare, dove l’ossigeno permette la produzione di ATP, la molecola energetica fondamentale.
Quindi, ciò che i filosofi chiamavano “spirito vitale” oggi può essere visto come l’energia che le cellule ricevono dall’ossigeno: un ponte tra visione filosofica e spiegazione scientifica.
Il pneuma univa corpo e anima nella filosofia greca. Oggi sappiamo che la respirazione influisce direttamente sul sistema nervoso autonomo e sul cervello: respirare lentamente può ridurre lo stress, migliorare la concentrazione e persino modulare le emozioni.
In pratica, la filosofia intuiva un legame tra respiro e stato interiore; la scienza lo conferma studiando respirazione, frequenza cardiaca e attività cerebrale.
In medicina, il respiro è uno degli indicatori vitali fondamentali: la frequenza e la qualità del respiro segnalano salute o malattia.
La scienza, così, trasforma un concetto filosofico in misura concreta della vita.
Quindi ciò che era intuizione dei filosofi diventa pratica scientificamente validata: il respiro è ponte tra corpo, mente e coscienza.
